Je m’en fous.

pancia post maternità
Non sono mai stata un fuscello, ma tra la 42 e la 44 ci stavo bene e avevo un bel punto vita che mi permetteva di sentirmi una pin-up nei miei tubini superaderenti.
Un anno dopo la prima gravidanza sono tornata come prima. Okay, non proprio come prima ma bisogna considerare che io sono una persona normale, mica una BelenMichelleAngelina che partorisce brioches. La gravidanza segna il corpo di noi persone comuni: la pancia un po’ più pronunciata e meno tonica, qualche capillare in vista sulle cosce, smagliature nonostante le litrate di olio di mandorle spalmati sul panzone che manco nelle friggitorie.
Con la seconda gravidanza, avevo una pancia ENORME. Cioè, una roba che la gente per strada mi fermava per chiedermi se erano due…probabilmente molto faceva il 
fatto che sono alta un metro e niente e quindi sembravo una pancia con le scarpe. I gemelli mi hanno fatto prendere 16 kg e nella settimana successiva al parto ne ho persi 14. Ma la pancia continuava a rimanere brutta: grossa, con l’ombelico sporgente, tutta raggrinzita. Qualcuno mi ha chiesto persino se ci fosse un terzo gemello ancora dentro. La simpatia proprio.
Dopo un’ecografia di controllo mi hanno diagnosticato una diastasi dei retti addominali e un’ernia  ombelicale che potrei ricucire con un’addominoplastica che mi spaventa tantissimo. 
Ci avevo fatto una malattia. Non era più il mio corpo, la mia pancia molle e flaccida mi faceva veramente schifo e poi, tragedia delle tragedie, si stava avvicinando l’estate. Già in casa mi sentivo a disagio ad andare in giro senza maglietta, come avrei potuto affrontare la spiaggia? La soluzione era il costume intero, qui purtroppo non si usa il burqa sul bagnasciuga…peccato però non avere il tempo di andare per negozi nè tantomeno un capitale da investire in costumi interi neri e possibilmente contenitivi.

Non so cosa sia scattato nella mia mente, ma ad un certo punto ho fatto un salto, sono passata dall’ “oddio cosa dirà la gente della mia pancia” ad un fantastico e liberatorio “ME NE FOTTO“. 

Le ragioni sono molteplici e più me le ripetevo e più ne trovavo.

Perché la prova costume deve essere un’ossessione solamente per noi donne?

Quanti uomini conoscete che a gennaio guardandosi il profilo da Barbapapà allo specchio cominciano a pensare a diete, palestra, guaine, fanghi, massaggi, beveroni e via dicendo?

Il mio corpo ha compiuto un miracolo.

È stato due volte per nove lunghissimi mesi la culla di tre bambini, una volta oltretutto in coppia. Per intenderci, mica panza da birra con rutto libero.

Non voglio che la mia bambina percepisca il mio disagio.

Lei mi vede bella, mi tocca la pancia “morbida e molle”, la bacia, ci gioca…perché devo metterle in testa che quella che è stata la casetta sua e dei fratellini sia brutta e da nascondere?

– Ma a me fondamentalmente quanto interessa l’opinione della vicina di ombrellone che non conosco nemmeno e che con tutta probabilità non vedrò più nella mia vita?

Cioè sono qui che spalo letteralmente merda e vomitini dalla mattina alla sera, non ho tempo nemmeno di andare in bagno senza essere chiamata almeno due volte, la volta che ho deciso di andare a correre è scoppiata in casa l’epidemia di varicella…ma ‘sti gran cazzi se metto il bikini e non ho la pancia di Jennifer Lopez. (Questo è rivolto in particolare alla ginecologa che per prima mi ha suggerito di evitare di mettere il due pezzi).

– se la mia pelle cadente urterà la sensibilità di qualcuno in spiaggia potrà sempre evitare di guardarmi.

Questa seconda maternità mi ha portato molta fatica ma mi ha anche fatto un regalo enorme: mi ha dato la libertà di fregarmene. Perchè ho passato una vita a trattenere il fiato per tirar dentro la pancia, a sentirmi a disagio nel mio corpo e incredibilmente, proprio oggi che posso definirmi ai miei minimi storici come forma fisica, mi accetto. Che non significa che mi guardo allo specchio compiaciuta, ma con il mio sguardo meno severo e più sereno. Lo sguardo di chi finalmente può dire “Je m’en fous“.

 

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15 thoughts on “Je m’en fous.

  1. Fai benissimo a fregartene, non siamo modelle ma mamme comuni, senza personal trainer e dietista che dormono nel letto a fianco al nostro, semmai ci sta una culla ^_^ io dei segni delle due precedenti gravidanze ne vado fierissima, è dei chili di troppo che ho accumulato dopo che non vado fiera e che cercherò di perdere quando avrò finito di essere una casetta per la terza volta, e potrò perdere i chili di troppo ma i anche questo terzo – immenso – pancione lascerà su di me la firma di una vita in formazione e va bene così.

  2. ehm dicevo allattando quasi ininterrottamente da due anni (con la sola interruzione della gravidanza in pratica) ho una ritenzione mica da ridere. Eppure sai che ho un rapporto molto migliore col mio corpo ora. Credo che essere mamme ci renda una sana dose di menefreghismo verso le cazzate, ricentrando le priorità. E poi l'orgoglio di aver ceduto qualcosa sul fronte estetico per aver dato la vita, è impagabile. Questi due fattori donano una femminilità molto più consapevole a matura che non ha prezzo 😉

  3. Posso dirti solo BRAVA. Da quando ho scoperto di avere la Diastasi (il mio caso è lieve) mi sono sempre chiesta perché non se ne parla affatto. Alle volte ci vergogniamo di cose che invece dobbiamo dire, con un sorriso. Non è la fine del mondo, c'è sempre un rimedio e, soprattutto, dobbiamo stare bene per quelle meraviglie che abbiamo creato.

  4. Anche per me diastasi dei retti e lacerazione all'altezza del diaframma con ernia di 14 cm di diametro , anche per me pancia enorme su un metro e 49cm di altezza, laura era 3,9kg. dopo un anno e mezzo dal parto ho fatto operazione, in laparoscopia (con i "buchini" per intenderci). gli addominali son stati ricuciti, messa rete e ricostruito ombelico. Internamente è tutto a posto. Esternamente invece…il "grembiulino " della pelle floscia ed eccedente, le smagliature, il finto ombelico…niente di riconoscibile. Un "sorriso" di cicatrice del cesareo, a ricordare con gioia quel viaggio unico e irripetibile che si è consumato nella moa pancia! Ti abbraccio e ti conprendo completamente!

  5. io la conoscevo solo perchè una mia amica l'aveva avuta, altrimenti davvero sarei caduta dal pero! è più comune di quanto si pensi e sarebbe bello se se ne parlasse un pochino di più.

  6. Nema hai ragione sport e diete non devono farsi per far sí che la vicina d’ombrellone ci guardi con altri occhi o in generale il “pubblico” ci accetti! Devono farsi per salute (se quello é il caso) e perché ci fanno star bene, dovrebbero essere un plus per corpo e mente! La qui presente con la prima figlia é ingrassata 13Kg, con la seconda 18Kg, una panza terribile ogni volta. É finita che mi hanno operata due volte di ernia. La seconda volta con ricostruzione dell’ombellico e rete, sai i pianti che mi sono fatta al vedermi appena tolte le bende??!?!? uuhhh, tanti… la pancia era gonfia, livida, “strana”… sembrava che mi avevano ricucito con fretta alla meno peggio! Ogni volta che stavo di fronte a uno specchio tiravo su la camicetta e guardavo quello sgorbio. Ma poi me ne sono fatta una ragione, come tu dici “sti gran cazzi” e sono anche stata fortunata perché con il tempo la cosa é migliorata… ma se non lo avesse fatto la mia decisione di fottermene era chiara!

  7. Bellissimo post. Anche io ho smesso di guardarmi al microscopio quando, con tre figli piccoli, mi mancava proprio il tempo. E ora che il tempo l’ho ritrovato i difetti sui quali mi focalizzavo mi sembrano irrilevanti.

  8. Io ancora non ho smesso di piangere quando passo davanti allo specchio ma prima o poi mi accetterò 😀 La pancia non è cadente, stranamente nonostante la pancia gemellare non ho smagliature ma non è tornata piatta o simil piatta. Non ho ancora cercato di capire se ho la diastasi, quando avrò il coraggio ci guarderò. Hai ragione, bisogna accettarsi e volersi bene, del giudizio degli altri possiamo anche farne a meno (o del presunto giudizio degli altri)

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